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CONGRESSO INTERNAZIONALE “ACQUA: IRRIGAZIONE, ENERGIE RINNOVABILI, AMBIENTE. LA SFIDA DEI CONSORZI DI BONIFICA

GLI INTERVENTI
ROMA, 14 Luglio 2011 << Back 

CONGRESSO INTERNAZIONALE “ACQUA: IRRIGAZIONE, ENERGIE RINNOVABILI, AMBIENTE. LA SFIDA DEI CONSORZI DI BONIFICA

GLI INTERVENTI

“E’ dagli anni ’90 che lanciamo segnali preoccupati sul futuro dei cambiamenti climatici ed i rischi per il territorio italiano. Ormai siamo al dunque: è necessario un piano di adeguamento  ed innovazione nelle infrastrutture idrauliche e l’ANBI potrebbe essere la cabina di regia di un sistema di monitoraggio sullo stato delle acque.” A dirlo è stato Giampiero Maracchi, noto climatologo e docente all’Università di Firenze, intervenuto al Congresso Internazionale “Acqua: irrigazione, energie rinnovabili, ambiente. La sfida dei Consorzi di bonifica” in corso a Roma per iniziativa dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni.
Sulla stessa lunghezza d’onda, l’intervento di Lucio Ubertini, Vicepresidente I.C.I.D., che ha evidenziato la necessità di dotare l’Italia di una rete infrastrutturale, capace di trattenere l’acqua, quando piove per rilasciarla nei momenti di necessità.
A sostenere tale richiesta è stato anche l’intervento dello spagnolo Andres del Campo, Presidente dei consorzi di bonifica iberici, che ha ribadito come solo le opere di regimentazione e di adeguamento della rete di bonifica siano la risposta, in Spagna come in Italia, alle problematiche poste dai cambiamenti climatici, garantendo al contempo maggiore disponibilità idrica.
E’ toccato, quindi, al Direttore Generale del Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Giuseppe Blasi, fare il punto sul Piano Irriguo Nazionale, di cui, proprio nei giorni scorsi, si è aperta una nuova fase con il via agli iter procedurali per 598 milioni di euro. E’ stato per altro ricordato come i consorzi di bonifica abbiano già pronti progetti, immediatamente cantierabili, per 4 miliardi di euro, nonostante alcuni ostacoli procedurali rallentino l’operatività degli enti consortili con il rischio di perdere risorse soprattutto al Sud.
All’Europa ha guardato l’intervento di Fabrizio De Filippis, Direttore del Dipartimento Economia  dell’Università Roma Tre, che ha accreditato i consorzi di bonifica come moderni enti di autogoverno del territorio, capaci di cogliere le nuove sfide economico-ambientali della Politica Agricola Comune.
Di ruolo ambientale della Bonifica, ha quindi parlato Bruno Bolognino, Direttore del Consorzio di bonifica Est Sesia, evidenziando come, dalla coltivazione del riso, la coltura più bisognosa d’acqua in assoluto, dipenda l’equilibrio delle falde acquifere di una vasta area al confine tra le province di Vercelli, Novara e Pavia: mantenere alto il loro livello preserva dall’inquinamento gli acquiferi, da cui attingono gli acquedotti civili.
Infine, è stato Paolo Mannini, Direttore dell’Ufficio Tecnico del Consorzio Emiliano Romagnolo, a fare il punto e tracciare le prospettive di Irriframe, l’innovativo sistema, primo in Europa, capace di abbattere, del 20%, il fabbisogno idrico nella campagne; questo grazie alla elaborazione di più parametri (colturali, idrici, pedologici, meteo), che permetterà di fornire all’agricoltore consigli sull’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica. In fase di sperimentazione in 17 consorzi di 7 regioni italiane, è previsto vada a regime entro il 2015.
Primo plauso europeo al progetto Irriframe è arrivato da Robert Schroeder, in rappresentanza della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea. Il rappresentante comunitario ha espresso grande interesse per l’innovazione, frutto di ricerca italiana, indicando nei consorzi di bonifica un esempio di “best practises” nel segno del principio europeo della “sussidiarietà”.
Un’alleanza forte tra consorzi di bonifica e Comuni, nel nome del territorio, è stata sollecitata da Gianni Alemanno, sindaco di Roma e Presidente del Consiglio A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani); un forte impulso in questo senso deriverà dalle nuove frontiere indicate per l’irrigazione ed interessanti la produzione microidroelettrica, la tutela dell’ambiente, il risparmio idrico.
Dal punto di vista economico, in attesa delle risorse comunali bloccate dal patto di stabilità, nuove opportunità potranno derivare dai 598 milioni di euro, messi a disposizione nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale. Il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Roberto Rosso, tali risorse sono immediatamente disponibili, diventando un importante incentivo anche a sviluppare il complementare microidroelettrico, che, grazie ad un innovativa tecnologia, è in gradi produrre energia anche con i piccoli salti d’acqua garantiti dalla rete irrigua.
“Non ci può essere lotta alla fame nel mondo, se non si ottimizza l’uso dell’acqua. E’ infatti necessario aumentare la  produttività agricola, tenendo presente che ogni persona, nel 1900, aveva a disposizione mediamente 8 ettari della terra; oggi ha circa un ettaro e mezzo”. Lo ha affermato Pasquale Steduto, Direttore dell’Unità Acqua della FAO.
Sull’interpretazione della Direttiva Europea sulle Acque e, in particolare, sul concetto di costo-opportunità da applicare alle attività agricole si è soffermata la relazione dei docenti accademici, Gabriele Dono (Università della Tuscia, Viterbo) e Giovanni Scarano (Università Roma Tre).
“Iniziative come quella promossa oggi dall'ANBI rappresentano  un’utile sollecitazione verso un nuovo approccio culturale da parte della collettività.” A sottolinearlo è stato Paolo Russo, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. "L'acqua non è una risorsa inesauribile e  per questo occorrerà favorire un'inversione di tendenza nella considerazione che si ha di un bene da utilizzare con parsimonia e senso di responsabilità.”  
 Sul ruolo dei Consorzi di bonifica, un contributo importante lo ha portato il Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, che ha sottolineato la modernità di un ente privato, che assolve funzioni pubbliche in materie diverse, ma correlate, quali la tutela delle acque, la salvaguardia idrogeologica, la protezione dell’ambiente, la salubrità alimentare. “E’ un elemento della sussidiarietà, così come previsto dalla Costituzione” ha concluso l’insigne giurista.
Un forte richiamo ai doveri della politica nei confronti della questione acqua è stato lanciato dallo spagnolo, Carlos Fernandez Jàuregui (CVO Water Assessment & Advisory – WASA-GN – Saragoza), che ha ricordato come un bimbo muoia ogni 6 minuti per deficienze nell’approvvigionamento idrico; la soluzione, ha concluso, non può che essere di dimensione globale.
A proposito di modernità, è stato uno studio del Politecnico di Milano a tracciare le nuove opportunità della rete irrigua e di bonifica nel campo delle energie rinnovabili. Giancarlo Giudici, docente universitario, ha indicato in un milione di kilowatt (pari a 250.000 abitazioni) le potenzialità del “mini idroelettrico”, di cui il 30% da produrre in zone di pianura. Su questo tema ha dato piena disponibilità del Politecnico ad un percorso di ricerca comune con l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni.